Incontro con la Dott.ssa Valeria Nico
Le classi quinte incontrano la Dot.ssa Valeria Nico, ricercatrice presso l'Università di Limerick.
L’obiettivo dell’incontro è quello di dimostrare come è possibile sfruttare ancora oggi le leggi dell’elettromagnetismo classico nella ricerca fisica applicata alla tecnologia.
La legge di Faraday-Neumann e la legge di Biot-Savart sono alla base di due campi di indagine molto
promettenti per futuri sviluppi: dalla prima risulta che un magnete in movimento attraverso un circuito
chiuso (i.e. una spira) è in grado di produrre una differenza di potenziale e quindi intensità di corrente nella stessa spira; dalla seconda si ricava che una intensità di corrente in una spira produce un campo magnetico.
Un magnete può essere messo in movimento dalle vibrazioni dell’ambiente naturale e quindi diventare una sorgente di energia elettrica facilmente utilizzabile (vibrational energy harvester) per alimentare, tra le altre, una serie di applicazioni che vanno sotto il nome di IoT (Internet of Things), contribuendo in tal modo ad una riduzione dell’utilizzo delle batterie tradizionali e quindi del loro impatto ambientale.
Utilizzando una corrente alternata in una bobina è possibile generare una campo magnetico variabile nel tempo, in grado di mettere in movimento un piccolo magnete inserito nella bobina stessa: con opportuni accorgimenti tecnologici (magnete toroidale, microvalvole, ecc.) è possibile utilizzare questo dispositivo per realizzare delle pompe di fluido per diverse applicazioni, come stampanti 3D, ricerca di materiale organico
su Marte, raffreddamento dei circuiti elettronici di satelliti. Viene esplorata quest’ultima applicazione, frutto di una collaborazione con l’Agenzia Spaziale Europea.